Un prezioso alleato anticancro
Nell’antichità la famiglia delle barassicaceae o crucifere (le colonne portanti dell’orto che comprendono oltre 3500 specie), godette di una fama straordinaria non solo come alimento adatto a tutte le stagioni, crudo o cotto, ma anche come rimedio a una molteplicità di affezioni. I Romani ne facevano uso per curare diverse malattie e addirittura lo consumavano crudo prima dei banchetti per consentire all’organismo di assorbire meglio l’alcool.
Catone il censore fu un grande consumatore ed estimatore del cavolo, considerandolo il segno più tangibile della bontà dei rimedi naturali della tradizione romana, da opporre alle pericolose manipolazioni della medicina greca.
Questo robusto ortaggio, nelle sue diverse varietà, ha costituito per secoli un caposaldo alimentare.
Ancora pochi decenni fa nell’immaginario dei contadini l’ortaggio aveva anche una valenza simbolica particolare. Le foglie centrali del cavolo (cappuccio) venivano assimilate al sesso femminile mentre il fusto rappresentava il membro maschile. Da qui la credenza che i bambini nascessero sotto i cavoli.
Le antiche conoscenze sulle proprietà di questo ortaggio, che venivano tramandate di generazione in generazione, trovano oggi la conferma della scienza e della medicina.
Nei broccoli e in altre verdure simili c’è una proteina che potrebbe entrare a far parte delle armi anticancro; infatti uno studio guidato dall’italiano Pier Paolo Pandolfi, direttore dei Cancer Center e Cancer Research Institute presso il Beth Israel Deaconess Medical Center di Boston, mostra che un composto naturale (indol-3-carbinolo) presente nelle crucifere (la famiglia dei broccoli, che comprende anche cavolfiore, cime di rapa, etc) spegne un gene che favorisce i tumori.
La scoperta è riportata sulla rivista Science. “Abbiamo scoperto un nuovo importante attore che tiene le fila di un meccanismo critico per lo sviluppo del cancro, un enzima chiamato WWP-1 che può essere spento da un composto naturale presente nei broccoli e in altre verdure” – ha detto Pandolfi. “Questo meccanismo si rivela quindi come un tallone di Achille che può divenire il bersaglio di nuove opzioni terapeutiche”.
In studi su animali predisposti ad ammalarsi di vari tumori, gli esperti hanno scoperto che una molecola nota per sopprimere lo sviluppo di tumori (PTEN, detto oncosoppressore) viene disattivata da WWP-1 e che colpendo WWP-1 con indol-3-carbinolo la funzione di PTEN viene ripristinata e la crescita dei tumori soppressa. Naturalmente si tratta di una ricerca ancora preliminare, ma l’indol-3-carbinolo suggerisce le basi per sviluppare nuove terapie anticancro. I broccoli sono ortaggi ricchi di sali minerali (calcio, ferro, fosforo, potassio), vitamina C, B1 e B2; fibra alimentare; tiossazolidoni, sostanze che si sono dimostrate particolarmente efficaci nella cura della tiroide.
Inoltre contengono sulforafano, una sostanza che non solo previene la crescita di cellule cancerogene ma impedisce anche il processo di divisione cellulare con conseguente apoptosi (morte cellulare). Il sulforafano, insieme agli isotiocianati, esplica azione protettiva soprattutto contro i tumori intestinali, polmonari e del seno. Hanno anche un potere antianemico, emolliente, diuretico, cicatrizzante, depurativo, vermifugo. Sono indicati nei casi di stitichezza cronica per l’enorme ricchezza di fibre vegetali.
Inoltre, gli specialisti consigliano il loro consumo per l’alto potere antiossidante in essi contenuto che aiuta a rafforzare le difese immunitarie e spesso viene suggerito per combattere l’Helicobacter pylori, un batterio molto resistente che colonizza la mucosa gastrica generando fastidiose gastriti ed ulcere.
I broccoli, come tutti i vegetali, combattono la ritenzione idrica poiché aiutano l’organismo a disintossicarsi e ad eliminare prodotti chimici nocivi pericolosi. Infine, riducono il rischio di cataratta e proteggono dall’ictus. Per il loro potere saziante e poco calorico, come già accennato, sono molto indicati nelle diete dimagranti. Sebbene i broccoli vengano considerati ortaggi ipocalorici, sono molto efficaci nelle situazioni di estremo affaticamento e di carenze vitaminiche e utili nelle situazioni di estremo nervosismo ed eccessiva irritabilità.