Scegliere i guanti monouso

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Scegliere i guanti monouso

La scelta dei guanti monouso potrebbe non essere semplice, i modelli disponibili sul mercato sono innumerevoli e si differenziano non solo per la tipologia e il materiale con cui sono realizzati, ma anche per la loro destinazione d’uso: settore sanitario, settore medico ed ospedaliero, industria meccanica, pulizie, industria alimentare, ecc. Per ridurre al minimo il rischio e massimizzare la sicurezza è necessario scegliere guanti monouso di buona qualità, specifici per il settore di destinazione, certificati e che assicurino un’adeguata protezione dell’operatore che li indossa e allo stesso tempo garantiscano di preservare l’integrità e la sicurezza della destinazione d’uso.

Non è sufficiente che il guanto sia genericamente adatto all’uso, è necessario verificare per quali tipi di destinazione d’uso è stato testato e a quali condizioni. Materiali diversi hanno comportamenti diversi a seconda del materiale con cui entrano in contatto. I guanti monouso sono fatti principalmente di quattro materiali: nitrile, vinile, polietilene e lattice. Per tutti i dispositivi medici, quali i guanti, la normativa di riferimento è la EN 455 (1-2-3-4) che individua ed impone i livelli di prestazione. Il livello di conformità per assenza di fori deve essere un AQL (Livello di Qualità Accettabile) pari o inferiore allo standard mondiale per i guanti chirurgici; cioè1,5.

 

Guanti monouso DPI: la norma UNI EN 420

DPI è l’acronimo di “dispositivi di protezione individuale” e indica tutti quegli articoli che sono orientati a garantire la sicurezza e la salvaguardia del lavoratore. Nel caso dei guanti, le caratteristiche di conformità prevedono che siano impermeabili, resistenti all’azione di agenti chimici e di materiale biologico. La regolamentazione che indica i requisiti dei guanti destinati alla protezione dai rischi lavorativi è definita dalla norma UNI EN 420. La normativa, in particolare, si sofferma sui dispositivi di protezione individuale guanti andando a specificare quale materiale garantisce la conformità del prodotto: i guanti devono essere in nitrile, lattice oppure vinile.

 

Guanti monouso DPI: caratteristiche tecniche di conformità

I guanti adibiti alla protezione individuale (dpi) devono rispondere a rigidi requisiti relativi all’impermeabilità e alla resistenza. Per appurare che il dispositivo sia impermeabile ad acqua, fluidi organici e agenti chimici, viene sottoposto a test che misurano dopo quanto tempo il guanto perde la sua sicurezza e, di conseguenza, dopo quanti minuti deve essere sostituito.

Il livello di protezione viene espresso con una cifra da 1 a 6:

  • Fino a 10 minuti: livello di protezione 1
  • Fino a 30 minuti: livello di protezione 2
  • Fino a 60 minuti: livello di protezione 3
  • Fino a 120 minuti: livello di protezione 4
  • Fino a 240 minuti: livello di protezione 5
  • Fino a 480 minuti: livello di protezione 6

Questo dato deve essere preferibilmente indicato sulla confezione primaria in modo che l’operatore sappia dopo quanti minuti il guanto si degrada e conseguentemente ogni quanti minuti è necessario sostituire il guanto per garantire la sicurezza necessaria. L’indicazione del livello di protezione è fondamentale per tutelare l’operatore, infatti, qualora tali indicazioni corrispondano a verità certificate dal fornitore, si possono evitare sanzioni durante il controllo ispettivo.

Altre caratteristiche imprescindibili sono: la resistenza contro i rischi meccanici, la resistenza agli agenti biochimici o ai fluidi organici e l’assenza di fori sul dispositivo. Queste caratteristiche certificate nei guanti monouso di qualità consentono, da un lato, la salvaguardia del lavoratore e con essa la qualità del lavoro svolto, dall’altro lato mettono al sicuro l’azienda da eventuali oneri accessori dovuti in caso di infortunio sul lavoro del lavoratore. Un guanto di qualità certificato dal fornitore, in questo senso, rappresenta un vero investimento per la sicurezza aziendale.

Affinché siano conformi a quanto espresso dalla normativa, in fase di produzione, i guanti devono essere obbligatoriamente sottoposti a ispezione per ogni lotto che viene messo in commercio. Solamente rispettando tutte queste caratteristiche prescritte ai guanti può essere applicata la marcatura CE.

 

Quale materiale scegliere?

I guanti medicali monouso in lattice naturale sono noti per la loro qualità in termini di flessibilità, elasticità e impermeabilità, diventando un obbligo in termini di protezione. Offrono prestazioni affidabili e proteggono contro infezioni e contaminazioni. Offrono inoltre una buona sensazione tattile per consentire gesti precisi e meticolosi. 

I guanti in nitrile costituiscono una buona alternativa ai guanti in lattice, soprattutto per le persone con allergie. Il nitrile è fabbricato a partire da un polimero sintetico che offre gli stessi benefici del lattice, pur dissociandosi parzialmente. Il nitrile offre una migliore resistenza alla perforazione e una migliore conservazione nel tempo. Alcuni modelli contengono polvere per essere indossati più facilmente; tuttavia vi è il rischio di allergia in soggetti con pelle sensibile.

I guanti usa e getta in vinile sono composti da cloruro di polivinile e plastificanti che ammorbidiscono il materiale. Questo tipo di guanti costituisce una buona alternativa economica presente sul mercato. Dal punto di vista estetico, sono leggermente trasparenti e spessi al tatto. I guanti monouso in vinile non presentano alcun rischio di allergia, tuttavia, non sono consigliati per procedure al alto rischio di contaminazione. Il loro utilizzo è consigliato per attività quotidiane a basso rischio. 



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