Opticore N3

Opticore N3

Opticore N3 rappresenta la terza generazione di un materiale composito di grande affidabilità nella cementazione di perni e ricostruzione di monconi. Questa evoluzione coniuga oggi i vantaggi della nano tecnologia a quelli di un prodotto dalle caratteristiche eccezionali.

Opticore è dotato di un’eccellente consistenza, con una viscosità variabile grazie all’eccellente tissotropicità. Estremamente fluido in fase di cementazione, stabile e compatto durante la ricostruzione del moncone, unisce due diverse applicazioni in un unico prodotto.

FACILE E VELOCE: grazie alla sua consistenza, Opticore offre una tecnica rapida che non necessita, nella maggior parte dei casi, l’impiego di matrici. Grazie all’esclusivo Endo Tip sfilabile si passa dalla cementazione alla ricostruzione senza dover sostituire il puntale. L’uso dei dispenser, anche per la siringa da 5ml, consente un perfetto controllo dell’estrusione e della viscosità variabile in base alla pressione esercitata.

NESSUN RISCHIO DI BOLLE D’ARIA: grazie all’Endo Tip, dal diametro di soli 0,8 mm, l’estrusione del cemento Opticore avviene direttamente dentro il canale endodontico con un movimento retrogrado evitando così la formazione di bolle d’aria che compromettono l’adesione e la funzionalità meccanica della ricostruzione.

ELASTICO E RESISTENTE: grazie ad un ottimo modulo elastico combinato con un ‘elevata resistenza alla compressione, Opticore N3 è in grado di resistere al meglio alle sollecitazioni dei carichi masticatori. Dotato delle migliori proprietà meccaniche oggi disponibili nel campo dei materiali compositi fluidi, Opticore N3 offre la più elevata durevolezza nel lungo periodo.

MINIMA CONTRAZIONE: con una contrazione lineare inferiore allo O, 7%, Opticore N3 assicura un perfetto sigillo marginale ed un ‘ottima adesione, in combinazione con gli adesivi Opticore, alla dentina. Bassissimo rischio di distacco e d’infiltrazione marginale per un ‘ottima affidabilità ad ogni cementazione.

OTTIME PROPRIETA’ ANCHE IN AUTOPOLIMERIZZAZIONE:  i materiali duali presentano proprietà fisico-meccaniche peggiori se non vengono anche foto attivati, requisito difficilmente ottenibile all’interno del canale endodontico. Per questo motivo il sistema Opticore, non solo ha sviluppato uno speciale perno traslucente per veicolare la luce nel canale, ma ha anche realizzato un adesivo (Etch Band) ed un cemento endodontico {Opticore N3} che presentano una limitata perdita di performance in assenza di foto polimerizzazione.

 

CARATTERISTICHE:

forte radiopacità ……………………………. nano diossido di zirconio

elevato rilascio di fluoro ………………….. nano fluoruro di calcio

resistenza alla flessione {dual cure) …… 132 Mpa

resistenza alla flessione (self cure) ……. 130 Mpa

modulo elastico (dual cure) ……………… 8,0 GPa

modulo elastico (self cure) ………………. 7,2 GPa

resistenza alla trazione ………………….. .44 N/mm2

resistenza alla compressione …………… 325 Nlmm2

durezza Barco/I …………………………….. 76

 

NANO TECNOLOGIA: la frontiera tecnologica della nuova alchimia

Le Nano Tecnologie si basano su aggregazioni di atomi o molecole le cui proprietà si distinguono da quelle macroscopiche poiché l’organizzazione di unità ultra-microscopiche dimostra una ampia gamma di reattività chimiche e di proprietà fisiche che, nelle condizioni di equilibrio macroscopico si annullano o risultano ben poco evidenti.

Con le nano tecnologie una nuova Alchimia sta nascendo, proprio in quanto nella dimensione nanotecnologica (1 nanometro corrisponde ad un milionesimo di millimetro), le proprietà fisiche si avvicinano a quelle degli atomi o molecole singole che sono dotate di forte reattività, così come l’ idrogeno (H) o l’ ossigeno atomico (O) sono più reattivi che nella loro forma molecolare (H2 e O2). Le idee atomistiche degli alchimisti, già nel medioevo, riuscirono ad utilizzare le nano-tecnologie pur non chiamandole con il nome attuale. Infatti lo splendore delle vetrate colorate di molte cattedrali europee, ad esempio Santa Maria Novella (Firenze) e Notre Dame (Parigi), si è riscoperto oggi, essere dovuto alla dispersione di nano-particelle d’oro e di altri metalli, durante la fusione del vetro. Gli alchimisti riuscirono a realizzare quelle trasformazioni che producono cambiamenti dello stato fisico, in modo da poter ottenere nuove proprietà della materia, scomponendola negli elementi primi e primordiali. Una tale concettualizzazione dell’alchimia, condusse gli artigiani dell’epoca ad indagare il microcosmo invisibile mediante operazioni di sistematica eparazione delle parti che sono raggruppabili in 6 fasi fondamentali:

1. solutio dissoluzione di una sostanza secca in liquido;

2. ablutio purificazione = separazione dal vapore dalla parte solida;

3. congelatio solidificazione di una sostanza liquida per abbassamento della temperatura;

4. calcinazione riduzione in polvere di una sostanza secca attraverso la sottrazione dell’umidità che tiene insieme le parti;

5. fixatio indurimento e condensamento/solidificazione delle sostanze volatili;

6. mellificazione procedimento che tende a favorire la liquefazione di una sostanza dura che non fonde.

Mediante tale operatività artigianale, la corsa alla trasmutazione dei metalli in oro, il più puro dei metalli, fu già dai tempi del primo Rinascimento fiorentino, teorizzata in termini di principi esoterici dell’ alchimia, il cui scopo principale fu la scoperta della pietra filosofale e cioè dell’idea essenziale necessaria per trasmutare il piombo in oro e la produzione dell’elisir di lunga vita. Evidentemente gli artigiani nelle loro fucine, andarono pragmaticamente bel al di là delle concezioni esoteriche, così che furono in grado di realizzare una sorprendente innovazione tecnologica. Gli “alchimisti-artigiani” medioevali compresero una verità che ancora oggi è di grande valore. Infatti capirono che il mondo atomico, di dimensioni così piccole da essere invisibili, non è per nulla eguale a quello che vediamo come mondo macroscopico. Sappiamo oggi che nelle dimensioni nano-metriche le caratteristiche delle nano-particelle possono essere profondamente diverse da quelle dell’insieme macroscopico. Le nano particelle infatti si avvicinano maggiormente alle proprietà della superficie piana degli oggetti e infatti sono dotate di maggior reattività. Di conseguenza le nano particelle presentano nuove caratteristiche di interazione con l’ambiente. Oggi molti nuovi prodotti nano tecnologici (vetri autopulenti, nuove fibre, tessuti self-cleaning, costumi idrorepellenti, nuovi medicamenti, cosmetici nanotech) vengono già realizzati e l’industria delle nano tecnologie svolge un ruolo d’avanguardia tra le Nuove Tecnologie Abilitanti (NTA) assieme alle biotecnologie ed alla robotica.

Tags:


NEWSLETTER

Iscriviti alla newsletter DentalClub e ricevi tutti gli aggiornamenti su prodotti, promozioni e offerte del nostro eCommerce, eventi formativi e novità.