L’uso di collutorio e riduzione della carica virale da SARS-CoV-2 nella saliva

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L’uso di collutorio e riduzione della carica virale da SARS-CoV-2 nella saliva

Numerosi studi scientifici hanno dimostrato che il virus SARS-COV-2 può essere trasmesso dalla saliva quando le persone sono a stretto contatto (da 1 a 3 metri) o anche per aerosol su maggiori distanze.
Sulla base di queste osservazioni è stato pubblicato sulla rivista scientifica CMI (Clinical microbiology and infection) uno studio francese, condotto dalla dott.ssa Florence Carrouel dell’Università di Lione, che afferma che l’uso di collutori contenenti ß-ciclodestrina e ingredienti a base di acidi organici e bioflavonoidi aiuterebbe a ridurre la carica virale di SARS-CoV-2 nella saliva.

Secondo i ricercatori questo aiuterebbe, oltre ai vaccini e le terapie ad oggi consentite, ad evitare il contagio fra la popolazione.

Per dimostrarlo gli autori dello studio hanno preso in carico 176 pazienti, selezionati da quattro ospedali francesi, di età compresa tra 18 e 85 anni risultati positivi al Covid-19 da meno di 8 giorni o con sintomi clinici asintomatici o con lievi sintomi da Covid-19. Per sette giorni, hanno eseguito tre risciacqui al giorno utilizzando collutori, con o senza antivirali (placebo).

Dopo l’analisi dei risultati, lo studio clinico ha dimostrato che il collutorio contenente ß-ciclodestrina e biflavonoidi ha avuto un effetto significativo sulla riduzione della carica virale salivare da SARS-CoV-2, circa il 71% in meno quattro ore dopo la dose iniziale. Allo stesso modo i tre risciacqui giornalieri hanno avuto un effetto benefico nel 50% degli adulti più gravi e hanno ridotto la carica infettiva salivare sette giorni dopo l’assunzione iniziale.



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