L’Odontoiatria nell’arte (parte II)

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L’Odontoiatria nell’arte (parte II)

Nel XVII secolo sono numerose le rappresentazioni di scene dentistiche.

Gerrit van Honthorst (1590-1659) pittore olandese di genere ed è, come molti pittori olandesi chiamati i “Caravagesques del Nord”, un seguace di Caravaggio. Questa sua estrazione dentale è datata intorno al 1622 ed è conservata presso Staatlische Kunstammlungen di Dresda. Nel dipinto si vede l’assistente che tiene una candela per illuminare il campo di lavoro all’esperto posizionato dietro il paziente, mentre i testimoni, molto interessati sono di fronte. Uno di essi è di aiuto nel tener ferma la mano del paziente.

 

 

Datato nel 1629 l’olio su tavola “The Dentist” di Jan Miense Molenaer, pittore di genere olandese, conservato nel North Carolina Museum of Art (NCMA) di Raleigh. Particolare del dipinto è il rosario stretto in mano dal paziente e la posizione del cavadenti, ergonomicamente non corretta.

 

 

Il dipinto di Theodore Rombouts (1597-1637) è molto celebre. Questo pittore fiammingo ci ha lasciato numerose versioni di scene odontoiatriche. Una è conservata al Museo delle Belle Arti di Gand, l’altra al Museo del Prado a Madrid. Nel quadro sei spettatori assistono alla scena, di cui due hanno un atteggiamento che mostra che essi sono particolarmente interessati all’estrazione praticata. A sinistra in primo piano un uomo appoggiato sul suo bastone regge i suoi occhiali sul naso per vedere meglio; l’altro, più giovane, è appoggiato sulla tavola in cui sono collocati gli strumenti e le fiale. I due uomini che stanno a destra parlano, come si può vedere, dei loro denti.

 

 

E’ di Adriaen van Ostade, pittore olandese, questo dipinto datato verso il 1630 e conservato al Kunsthistorisches Museum di Vienna. In un luogo interno il cavadenti, posizionato dietro il paziente, è in procinto di estrarre un dente e gli è vicino un bambino assistente pronto con un piatto tra le mani. Assiste un personaggio che osserva con attenzione appoggiato su di un lungo bastone. In secondo piano altri osservatori, forse i familiari del paziente.

 

 

Joos van Craesbeck (1608 – circa 1654/1662) è un pittore fiammingo. Il dipinto, conservato in una collezione privata, mostra una scena all’interno di una stanza in cui esercita un barbiere-chirurgo. L’esperto rimane dietro il paziente che è seduto a terra. E’ nell’atto di compiere un’estrazione mentre un’assistente tiene la mano del paziente e, quasi compiaciuto, gli fissa la bocca.

 

 

Qui sotto un disegno ad inchiostro dell’artista olandese Lambert Doomer (1623-1700) conservato al Museum di Oxford. Questo disegno è molto bello ed interessante, non solo per le sue eccezionali qualità artistiche, ma anche e soprattutto per alcune peculiarità nella scena rappresentata: la perfetta posizione ergonomica dell’esperto rispetto al paziente e l’assistente che tiene un pallone, tutti al riparo sotto un ombrellone. Anche qui molti testimoni in parte ad osservare l’esperto ed altri incuriositi dallo spidocchiamento, altro servizio offerto, praticato da una scimmia su un uomo.

 

 

Del pittore fiammingo Egbert van Heemkerck (1634-1704) questo dipinto conservato presso il Museo di Belle Arti di Gand. La scena è ambientata in uno spazio comune in cui opera un barbiere che in fondo rade la barba ed un chirurgo con il suo paziente in primo piano. Il chirurgo sta pulendo un po’ di sangue dalla guancia del paziente che probabilmente ha subito da poco un’estrazione. Particolari interessanti sono il numero delle figure in totale, ben 17, e le due figure in primo piano sulla sinistra una con la gamba scoperta e l’altro con il braccio sorretto da una fascia, aspetti che testimonierebbero la poliedricità del chirurgo. Alcuni testimoni, come i due bambini in primo piano, sono molto attenti, altri probabilmente attendono il loro turno guardando il lavoro degli esperti ed altri ancora del tutto indifferenti.

 

 

Un altro dipinto in cui è raffigurato un “dentista” è del pittore olandese Jan Miense Molenaer, conservato presso Anton Ulrich Museum di Brunswick. L’operatore non ha attrezzi e sembra che simuli un’ipotetica cura dentale. Questo particolare insieme all’aspetto beffardo e complice dell’assistente che afferra il braccio del paziente, lascia intendere che ci si trovi di fronte ad un vero e proprio ciarlatano. Sempre gli immancabili testimoni: tra questi, quasi a rafforzare l’aria fosca e truffaldina della scena, c’è chi è raffigurato nell’attimo in cui ruba un volatile dalla cesta di una signora con le mani giunte che sembra quasi condividere il dolore del povero paziente.

 

 

Del XIX secolo il dipinto del pittore britannico David Cox, conservato presso la Biblioteca del Wellcome Institute di Londra. L’assistente tiene la testa del paziente mentre il dentista opera. Peculiarità sono la discrezione dei due testimoni fermi sull’uscio della stanza, una brocca rotta sul pavimento ed un cane non randagio per via del collare.

 

 

Di fine ‘800 è anche questa incisione di Louis Tinayre, proveniente dal Museo Nazionale dell’Educazione del Mont Saint Aignan, una sala della Scuola Dentistica di Parigi in cui l’insegnante è l’unico spettatore, perché dà dei consigli alla studentessa.

 

 

Datato intorno al 1930 il dipinto realizzato da Edouard Tytgat, facente parte di una collezione privata. L’assistente accanto al paziente che sostiene e sembra tranquillizzare, porta un grembiule e un berretto: il tutto bianco candido come la camicia del dentista. In attesa due persone. É raffigurata la poltrona odontoiatrica con il trapano a corda.

 

 

 



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