L’alfabetizzazione sanitaria in Odontoiatria

L’alfabetizzazione sanitaria in Odontoiatria

I mezzi di informazione di massa, in particolare Internet, hanno profondamente mutato la relazione medico/paziente: quest’ultimo, infatti, partecipa oggi in modo attivo grazie alle informazioni acquisite. Questo processo viene definito “Health-Literacy”, ed è riconosciuto dall’OMS come strumento in grado di portare a un positivo processo di crescita personale.

 

La relazione tra odontoiatra e paziente è oggi caratterizzata da una reciprocità che vede il paziente partecipare in modo attivo alle scelte che riguardano la propria salute. Questo nuovo modello di interazione ha sostituito il paternalismo ed è stato favorito anche dall’avvento dei mezzi di comunicazione di massa, che hanno aumentato il livello di conoscenza da parte della popolazione sui temi che riguardano la salute. La propensione verso la ricerca di informazioni viene definita Alfabetizzazione Sanitaria – Health Literacy – e rappresenta l’insieme delle “abilità cognitive e sociali che motivano gli individui e li rendono capaci di accedere, comprendere e utilizzare le informazioni in modo da promuovere e preservare la propria salute” (Nutbeam, 1998).

Tra i mezzi di comunicazione di massa, il canale che più di altri negli ultimi anni ha rivoluzionato l’accesso alle informazioni di natura sanitaria è stato sicuramente Internet, originando un modello di informazione definito eHealth, che fa riferimento all’uso delle nuove tecnologie di comunicazione per migliorare la qualità delle prestazioni sanitarie e aumentare la consapevolezza da parte della popolazione sui temi legati alla salute.

Ciò che maggiormente distingue Internet rispetto ad altri mezzi di informazione, è che le ricerche fatte in Rete rappresentano una forma attiva di acquisizione di notizie, che può anche avere una caratteristica bidirezionale: si va cioè a cercare in maniera molto mirata ciò che si desidera conoscere ed è possibile interagire e confrontarsi in tempo reale con i professionisti, le organizzazioni sanitarie o altri utenti.

L’avvento della Rete sta presentando numerosi vantaggi, ma anche qualche risvolto negativo.

Tra gli aspetti negativi possiamo evidenziare:

  • talvolta scarsa attendibilità delle fonti e rischio di messaggi eccessivamente legati all’aspetto economico delle prestazioni sanitarie (commercializzazione della salute ed economizzazione del rapporto con il paziente);
  • manipolazione delle informazioni di natura sanitaria;
  • tendenza a non ritenere più indispensabile il parere medico nell’inquadramento dei propri sintomi nell’ambito di specifiche patologie (da una ricerca della London School of Economics risulta che circa il 46% delle persone che usano Internet per cercare notizie sulla propria salute arriva poi a farsi un’autodiagnosi);
  • dipendenza da sovraccarico di informazioni, causata dall’incapacità delle persone di elaborare, interpretare e organizzare in maniera corretta le informazioni di natura sanitaria;
  • convinzioni errate del paziente sul proprio stato di salute o sulle terapie necessarie, acquisite tramite Internet, che rischiano di mettere in discussione il ruolo di guida terapeutica del sanitario e lo stesso rapporto di comunicazione con il paziente.

 

 

In campo odontoiatrico l’alfabetizzazione ha già modificato il modo di interpretare la professione, di rapportarsi con i pazienti e di aggiornarsi. Internet, rispetto ad altri mezzi di comunicazione più tradizionali, permette di:

  • divulgare informazioni di natura odontoiatrica tra i pazienti (attraverso siti Internet e newsletter informative);
  • aggiornare le conoscenze degli odontoiatri a costi più contenuti e con minore impegno di tempo, ad esempio con la formazione a distanza (FAD);
  • scambiare informazioni tra odontoiatri e tra odontoiatri e pazienti;
  • raccogliere informazioni su esperienze professionali e personali;
  • permettere a singoli professionisti e organizzazioni sanitarie di farsi conoscere.

Il paziente “alfabetizzato” e informato propone tematiche nuove nella relazione con l’odontoiatra, in quanto è portatore di convinzioni acquisite senza che vi sia la necessaria competenza per selezionare e interpretare correttamente tali informazioni, con il rischio di creare generalizzazioni e distorsioni. L’odontoiatra si può trovare così a gestire obiezioni sul piano clinico e terapeutico alle quali è necessario rispondere con una notevole competenza comunicativa e con una padronanza degli strumenti linguistici a disposizione, partendo dal presupposto che è indispensabile calarsi nella posizione del paziente per comprendere le sue istanze.

Il minimizzare le sue considerazioni o il liquidarle come ingiustificate, il manifestare irritazione per una “invasione di campo” ritenuta inopportuna, il tranquillizzare troppo bonariamente sono tutti comportamenti dell’odontoiatra che possono alzare una barriera comunicativa che rende poi difficile la creazione di un clima positivo. La Rete è uno strumento di primaria importanza per far nascere quell’alfabetizzazione sanitaria che sta contribuendo a modificare il rapporto tra odontoiatra e paziente.

Non bisogna tuttavia dimenticare che le informazioni sulla salute passano anche da altri canali e che l’odontoiatra dovrebbe assolvere a un compito di divulgazione, servendosi di tutti i mezzi a sua disposizione, anche i più tradizionali, per informare il paziente (brochure, carte dei servizi, video in sala d’attesa e video di supporto in prima visita). Oggi non è più soltanto necessario “saper fare” ma è divenuto indispensabile “saper comunicare” le proprie capacità attraverso tutti i mezzi disponibili ed essere preparati a confrontarsi con un livello di conoscenza da parte dei paziente molto accresciuto. Per questo motivo le competenze comunicative diventano decisive nel determinare la qualità della vita professionale e privata dell’odontoiatra.

 

 



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