Dalle Olimpiadi dell’odontoiatria uno stimolo a crescere

Dalle Olimpiadi dell’odontoiatria uno stimolo a crescere

Quando non sono i voti o le classifiche, ma le medaglie a decretare i migliori, tra i concorrenti scatta la voglia di primeggiare. È quanto hanno sperimentato gli studenti del IV anno del Corso di laurea in Odontoiatria e protesi dentaria dell’Università degli Studi di Milano che lo scorso 7 giugno si sono cimentati nelle prime “Olimpiadi dell’Odontoiatria”.

 

Divisi in 8 gruppi da 3, gli atleti dell’odontoiatria si sono misurati sulla presa di un’impronta in alginato, sul posizionamento di una diga e sulla scansione di un’arcata dentaria con uno scanner intraorale.

Ecco cosa ha detto sul significato di questa gara, l’ideatore dell’evento, Dino Re, professore aggregato, titolare dell’insegnamento di Protesi all’Università degli Studi di Milano e responsabile del Reparto universitario di Riabilitazione orale presso l’Istituto Stomatologico Italiano. Con il supporto di Sebastian Tansella, professore a contratto di Protesi dentaria, ha seguito i giovani in questa iniziativa. “Un’esperienza da ripetere e che deve far riflettere anche noi docenti”, dice Re, “affinché i nostri atenei divengano più competitivi tra loro, anche nel panorama internazionale”.



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