Curiosità sull’odontoiatria (parte II)

Curiosità sull’odontoiatria (parte II)

Nell’Europa medievale chi trattava i problemi ai denti? O si avevano i propri rimedi casalinghi oppure ci si rivolgeva al Barbiere-chirurgo.

La figura del Barbiere-chirurgo era quella di un tuttofare: estraeva i denti, eseguiva piccoli interventi chirurgici, ricomponeva le fratture, applicava le sanguisughe e … tagliava barba e capelli! 

Sapete perché i barbieri di una volta avevano esposto fuori dal loro negozio il tipico palo con le strisce bianche e rosse? Nel 1163, durante il concilio di Tours, papa Alessandro III vietò ai religiosi di praticare i salassi, da quel momento, fino alla nascita della chirurgia moderna, furono proprio i barbieri ad offrire quel servizio e i pali esposti nacquero per segnalare questi servizi e non quelli di barba e capelli; come oggi accade. In origine, il rosso simboleggiava il sangue e il bianco le bende poste ad asciugare, il palo in sé era l’asta che i pazienti dovevano stringere per rendere, con lo sforzo, le vene più visibili al barbiere e consentirgli di applicare le sanguisughe per il salasso, il pomello in ottone, in alto, era invece richiamo al vaso in cui il sangue veniva raccolto. Prima del 1307 si usava mettere fuori dalla bottega del barbiere un boccale con il sangue dei clienti, per pubblicizzare tali attività e attirare l’attenzione dei passanti, a quell’anno risale una legge che ne impediva tale pratica, una volta per tutte, sostituendola con il simbolico palo che noi tutti conosciamo.

Per curare la carie, i barbieri-dentisti, di solito estraevano il dente malato, ma sapevano anche come otturarli e creare denti finti da denti umani o ossa di bue.

 

 

Tra il 1300 e il 1500, le élite erano consapevoli dell’importanza di mantenere i propri denti puliti e avevano anche dei liquidi che aiutavano a farli rimanere più bianchi. Paradossalmente, in passato, la gente povera aveva denti in condizioni migliori rispetto ai ricchi, perché lo zucchero era quasi del tutto assente dalla loro dieta.

Il dentifricio era già utilizzato nel 500 a.C. in Cina, Roma e India. Cosa contenevano gli antenati dei nostri attuali dentifrici? Ingredienti come fuliggine, miele, gusci d’uovo frantumati e zoccoli di due.

La ricetta più antica al mondo del dentifricio è egiziana e risale al 400 a.C. Tra gli ingredienti si trovano menta, sale, grani di pepe e fiori secchi di iris. Un dentista moderno ha provato a riprodurre questa ricetta “Devo dire che non l’ho trovato sgradevole e la mia bocca aveva una sensazione di fresco e pulito”.

E lo spazzolino? Nell’antichità le persone utilizzavano dei bastoncini che frantumavano in un’estremità per ottenere una superficie per spazzolare.

Nel 1498, in Cina, venne inventato il primo spazzolino con le setole. Le setole naturali, erano ricavate dai peli della parte posteriore del collo del maiale. I peli del maiale sono stati utilizzati per ricavare le setole degli spazzolini fino al 1938, anno in cui vennero sostituiti dalle setole in nylon. 

Gli spazzolini di oggi contengono circa 2.500 setole di nylon raggruppate in 40 ciuffi.



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