Canone RAI. Ecco quando lo studio odontoiatrico deve pagare
Ieri scadeva la possibilità per gli utenti privati che non devono pagare il canone Rai di presentare la dichiarazione per richiedere l’esonero, rimane sempre il dubbio se e quando lo studio odontoiatrico debba versare il canone Rai che in questo caso non sarà “l’abbonamento familiare”, ma quello “speciale”.
Quando deve essere versato
Se nella sala d’attesa vi sono uno o più televisori (o strumenti informatici con annesso sintonizzatore) l’importo deve essere corrisposto.
La norma prevede che “devono pagare il canone speciale (circa 200 euro annui) aziende e liberi professionisti che detengono uno o più apparecchi atti o adattabili alla ricezione delle trasmissioni radiotelevisive in esercizi pubblici, in locali aperti al pubblico o comunque fuori dell’ambito familiare”.
Il canone Rai speciale va pagato ogni tre mesi, ogni sei mesi o con cadenza annuale e va rinnovato anno per anno.
Quando non si deve pagare
Secondo quanto precisato in una nota dal Ministero Sviluppo Economico (febbraio 2012) l’obbligo di pagamento deve essere corrisposto solo da chi utilizza “apparecchi atti od adattabili a ricevere il segnale audio/video attraverso la piattaforma terrestre e/o satellitare sono assoggettabili a canone TV”. Quindi non è dovuto per chi utilizza computer anche se consentono l’ascolto e/o la visione dei programmi radiotelevisivi via Internet ma non attraverso la ricezione del segnale digitale terrestre o satellitare.
Avere una partita iva ed un computer non è, quindi, sinonimo di abbonamento obbligatorio come ogni tanto viene richiesto al libero professionista anche se questi strumenti consento di visionare programmi televisivi o radiofonici attraverso collegamento internet.